martedì 29 aprile 2008

Calzone di carne

Dopo il calzone di cipolla vi invito a provare quello di carne, tipico della tradizione gastronomica barese. In seguito vi farò conoscere le varianti, ora vi posto quello classico.Ingredienti:
800 gr di pasta da pane (oppure di sfoglia all'olio) o due dischi di pasta sfoglia.
250 gr di carne tritata
ricotta fresca
pecorino grattugiato
1-2 uova( facoltativo)
formaggi a piacere (es.mozzarella, emmenthal)
sale, pepe
olio
cipolla

In una padella mettete olio e cipolla tritata finemente,fate imbiondire leggermente quindi aggiungete 250 gr. circa di carne tritata,fate rosolare bene quindi aggiungete un po' di vino bianco e fate evaporare. Aggiustate di sale e togliete dal fuoco.
In una terrina versate la carne e unite la ricotta e il pecorino grattugiato a piacere.

Aggiungete un uovo o due (potete anche non metterne) e formaggi tagliati a dadini.
Mescolate beneStendete metà della pasta da pane e con essa foderate una teglia da forno unta con abbondante olio. Riempitela con il composto di carne e chiudete la pizza con l'altra metà della pasta da pane.Ungete abbondantemente la superficie di olio e mettete in forno già riscaldato a 200° gradi per circa mezz'ora.
E' pronto quando acquista un bel colore bruno dorato.

mercoledì 23 aprile 2008

Home yogurt

Tempo fa avevo assagiato lo yogurt casalingo di una mia amica ma era così acido che pensai che di sicuro io non l'avrei mai fatto.Ultimamente mi sono ricreduta eccome! Se si seguono poche regole lo yogurt fatto in casa ha un sapore delizioso. Io lo gusto nature o con la frutta fatta a pezzettoni ma potete arricchirlo come vi pare per es. con zucchero, miele o marmellata.
Il procedimento per fare lo yogurt è semplicissimo! Occorrono:
  • 1 vasetto di yogurt bianco intero al naturale, non zuccherato e con la data di scadenza non troppo vicina (Io parto con uno di quelli della grande distribuzione, poi per 7-8 volte uso uno di quelli prodotti da me e poi riparto con uno commerciale).
  • 1 litro di latte intero (io uso quello parzialmente scremato e lo yogurt mi viene ugualmente denso e cremoso).
Potete usare latte fresco o a lunga conservazione.
Se usate il latte a lunga conservazione basta tenerlo a temperatura ambiente prima di usarlo così non c'è shock termico e i batteri non vengono uccisi, se usate il latte fresco portatelo ad ebollizione in una pentola capiente, quindi abbassate la fiamma e fatelo sobbollire per 10 minuti; poi fatelo raffreddare finchè diventa leggermente tiepido( la temperatura non deve mai superare i 40 °C).
Mescolate bene lo yogurt con il latte per sciogliere i grumi e distribuitelo nei vasetti senza tappo.
Accendete la yogurtiera quindi richiudete il tutto con il coperchio.
Lo yogurt sarà pronto do po 8-10 ore a seconda del latte utilizzato e del gusto personale.
Al termine prefissato disinserire la presa e rimuovere il coperchio, facendo attenzione a non far cadere l'acqua di condensa negli yogurt.
Tappate i vasetti e conservateli subito in frigorifero(per evitare che lo yogurt diventi acido).
Dopo almeno un'ora può essere consumato e dura, se tenuto in frigo, per una settimana. Ricordate di tenerne da parte un vasetto per l'innesto successivo.
Vi assicuro che ci vuole più tempo a leggere che a farlo!!!
Se non avete la yogurtiera potete usare i metodi che descrive lo di galline:2nd life
ma se avete intenzione di iniziare la produzione vi consiglio di acquistarne una ( il costo e oscilla tra 10 e 20 euro).
Se volete saperne di più consultate il sito La yaourtière, se volete raccontarmi la vostra esperienza a riguardo ne sarò più che felice:-)))
Per esempio io sono partita anche da yogurt alla frutta o al caffè e il risultato mi è piaciuto, e voi?

lunedì 21 aprile 2008

Cosa vedo dalla mia cucina

La vulcanica Elga mi ha invitata ad un meme in cui ognuno deve descrivere cosa vede dalla propria cucina. Questo è quello che vedo io: solo palazzi!
Non sono vicinissimi ma mi chiudono la visuale da ogni parte.
Però se mi affaccio dal balcone e guardo giù c'è una piccola oasi verde miracolosamente sopravvissuta al cemento. C'è dal dopoguerra e i palazzi gli sono cresciuti intorno:Vista dal piano terra è così:
Il alto a destra si vedono i rami di un limone che straordinariamente dà frutti tutto l'anno.
La foto è sovraesposta perché l'ho fatta in pieno giorno ma in questo periodo ci sono tantissimi infiorescenze di ogni colore.

domenica 20 aprile 2008

Pasta alla Silana

Vi presento il mio cavallo di battaglia:La pasta alla Silana. E' fatto con i prodotti della mia terra ma potete sostituirli con quello che reperite più facilmente.
Per 4 persone:


  • 50 gr di guanciale o pancetta
  • 50 gr di salsiccia calabrese stagionata
  • 200 gr di caciocavallo Silano (o mozzarella fatta sgocciolare)
  • olio extra vergine - 1 cucchiaio
  • 50 grammi di pecorino o parmigiano grattugiati
  • pepe nero - secondo i gusti
  • 1 peperoncino
  • 400 gr tra polpa di pomodoro e passata
  • un bicchierino di liquore secco tipo cognac o whisky
  • 350 gr di pasta (la tradizione vuole i rigatoni ma va bene qualunque formato corto o lungo)

Tagliate il guanciale a dadini e mettetelo in una padella a soffriggere con l'olio e la cipolla aggiungendo il peperoncino, e appena la parte grassa del guanciale sarà diventata trasparente, aggiungete la salsiccia tagliata a fettine e sfumate con il liquore. Quando il guanciale sarà diventato croccante, unite i pomodori e portate a cottura.
Cuocete la pasta, distribuite uniformemente il caciocavallo, coprite e fatela saltare qualche istante per far sciogliere i dadini di formaggio, mescolando spesso.
Macinate il pepe nero e condite con abbondante formaggio grattugiato.

sabato 19 aprile 2008

Premi Exellent e Saleypepe

Con piacere ritiro i premi Exellent e SaleYpepe :

Il primo grande ringraziamento va a Dolceviola di passione dolci e torte salate .
Di lei vi dico solo che il titolo del suo blog non poteva essere più appropriato perché visitarlo è come sfogliare una rivista con foto bellissime e ricette che riflettono
la passione per quello che fa.

Il secondo grazie di cuore va a Francesca del blog dolci e non solo che mi ha consegnato entrambi i premi con la motivazione: "perché le sue ricette sono buone e semplici come piacciono a me".
Sono così emozionata che quando cammino non poggio i piedi per terra!!!
E come potrei visto che il suo blog è uno dei più visitati?
Per chi passa di qui e non lo conosce ancora è meglio che rimedi subito perchè è un blog ricchissimo di squisite ricette dolci e salate ed è una vera scuola per principianti e non, dato che ogni ricetta è spiegata e fotografata passo passo.

Io giro il premio a tutti coloro che mi hanno linkata nel loro blog perchè mi stanno trasmettando la gioia e il piacere di continuare in questa felice impresa. Grazie!!!!



giovedì 17 aprile 2008

Torta rustica con spinaci e ricotta

Lo ammetto, la ricotta sembra fosforescente ma la foto l'ho fatta col cellulare e, per quanto abbia cercato di correggerla, non ci sono riuscita.Perdonata?
Ok, passo alla ricetta di questa semplicissima torta rustica:

2 rotoli di pasta sfoglia
Per il ripieno le dosi sono approssimative:
circa 300 g. di ricotta
7-8 cubetti di spinaci surgelati o un kg. di spinaci freschi
parmigiano
sale e pepe
2 uova intere (favoltative ma io le metto sempre!)

Lessate gli spinaci e una volta pronti scolateli bene.
Tritateli, mescolatevi la ricotta passata al setaccio, il parmigiano grattuggiato e un pizzico di sale.
Aggiungete le 2 uova sbattute e mescolate bene.
Stendete il primo rotolo di sfoglia nella teglia rivestita da carta forno (non ungetela se usate la pasta sfoglia ma bagnatela leggermente e strizzatela).
Versate il composto precedentemente ottenuto livellandolo con un coltello e chiudete con l'altra sfoglia.
Bucherellate la superficie e, se ve lo ricordate, pennellatela con latte o con un uovo sbattuto.
Infornate per 30 min circa in forno già caldo.
BUON APPETITO!Suggerimenti:
  • Il ripieno si può arricchire con prosciutto cotto a pezzetti piccoli.
  • E' possibile fare il tortino anche senza ricotta, ripassando per esempio gli spinaci nel burro, aggiungendo parmigiano e mozzarella e/o gorgonzola.
  • Nei commenti ho trovato consigli tipo l'aggiunta di pancetta o di formaggi di vostro gradimento tipo scamorza, mozzarella ecc.
  • Se avete un solo rotolo di pasta sfoglia foderate la teglia completamente con due terzi della pasta ricopritela con il composto e appoggiandovi sopra, formando un reticolato, alcune strisce di pasta tipo crostata oppure ripiegate semplicemente i bordi all'interno come per una quiche.
  • Infine se non avete la pasta sfoglia ma avete tutti gli altri ingredienti potete usare l'impasto base per pizza o anche la sfoglia all'olio che non ha bisogno di lievito e lievitazioni.

martedì 15 aprile 2008

Risotto con zucchine e/o gamberetti.


Il riso lo preparo spesso ma mi sono accorta di aver postato solo il risotto con la zucca. Rimedierò postandovi questo risotto che non è buono, è buonissimo!
Nel titolo ho messo zucchine e/o gamberetti perché se a qualcuno non piacciono i gamberetti può ometterli.
Per ogni persona ho usato più o meno queste dosi:

75 gr di riso per risotti (questa volta però ho usato quello integrale)
1 zucchina media tagliata a rondelle
5 gamberi (o 1 etto di gamberetti) meglio se già sgusciati
una noce di burro o un cucchiaio di olio evo
cipolla
brodo bollente vegetale o di dado o fatto con le code e le teste dei gamberi (io ho usato acqua salata perché non avevo tempo per fare il brodo)
1 cucchiaino di curry (è quello che dà un tocco in più al piatto)
prezzemolo

In una pentola mettete metà cipolla tritata finemente e fatela rosolare col burro a fuoco lento.
Aggiungete il riso e mescolate finché non si colora quindi bagnate co un po' di vino bianco facendolo evaporare a fuoco vivace.Unite le zucchine e fate insaporire quindi coprite con brodo bollente e mescolate (se occorre, aggiungetene altro man mano che viene assorbito).Dopo circa 10 minuti di cottura del riso aggiungete i gamberi e, ve lo consiglio, il curry.
Quando il riso è cotto del tutto cospargete con prezzemolo tritato e servite.

domenica 13 aprile 2008

Pollo intero al forno con il limone


Questo piatto lo conoscevo col nome di Pollo con la supposta ma mi sembrava poco elegante come titolo di un post perciò l'ho chiamato Pollo con il limone.

Con le forbici spuntate le ali di un pollo di circa 800 gr, pulito e senza zampe.
Eliminate gli eventuali residui di piume passandolo rapidamente sulla fiamma del gas.
Lavatelo e asciugatelo all'interno e all'esterno.
Strofinate la pelle con il succo di un limone poi ungete il pollo con 2 cucchiai d'olio, insaporitelo con sale e pepe (e con un trito di salvia e rosmarino) sia all'interno che all'esterno (usate le mani!)

Bucherellate profondamente 1 limone con una forchetta e infilatelo all'interno del pollo.
Legate le zampe con spago da cucina (non è una cosa necessaria, serve per far si che il pollo non si sformi mentre cuoce)
Ungete una teglia e appoggiatevi il pollo con la schiena sul fondo.
Cuocetelo almeno 40 minuti a 200° sul 1° livello.
Quando è pronto eliminate lo spago e il limone, adagiatelo su un piatto sollevandolo con due forchette.
Decorate il piatto con rametti di erbe aromatiche e con fettine di limone.
Portate in tavola, tagliate il pollo e servitelo.

Suggerimenti: Potete servire il pollo con delle patate cotte al forno oppure con un contorno di verdure lesse.



Cannelle:-))

venerdì 11 aprile 2008

Torta Ariel


Sono stata brava?????
Avevo visto una torta che mi era piaciuta molto sul sito dolci creazioni perciò ho cercato una sagoma simile e l'ho messa da parte. Non mi ero accorta però che solo i capelli e la coda erano decorati con la pasta di burro e che invece il volto e il busto di Ariel erano probabilmente di ostia, ma siccome non avevo più tempo per andare per negozi a cercare l'ostia adatta ho fatto tutto da me.
Più che per il disegno, la difficoltà maggiore l'ho avuta quando ho fatto la copertura perchè stendendo la pasta di burro vi si attaccavano le briciole del pds e il colore si sporcava (forse il pds andava prima coperto con qualche glassa?Chiedo aiuto alle esperte!). Alla fine il risultato è stato soddisfacente e i bambini della festa hanno apprezzato.
Ho fatto un pds al cioccolato, l'ho bagnato col latte e farcito con una crema fatta con nutella, panna montata e mascarpone più o meno un parti uguali.Per la copertura ho usato la crema di burro che, oltre ad essere buonissima e per niente stucchevole, è più comoda della panna perchè è più soda e se la dovete trasportare fuori casa, come ho fatto io, non si smonta per niente.
Gli animaletti marini li ho fatti col Marshmallow fondent o MMFGlitter Graphics

Mermaid Glitter



Devo ancora migliorare ma sono sulla buona strada vero???Ditemi di siiiii!!!!Naturalmente aspetto i vostri consigli!!!

Buttercream o Crema di burro per decorare


Buttercream o Crema di burro per decorare:
125 gr di burro
250 gr di zucchero a velo
2 cucchiai di latte o di panna
estratto di vaniglia o mandorla

Tagliate il burro a dadini e lavoratelo energicamente e a lungo con le fruste fino a montarlo.
Incorporate, poco alla volta, lo zucchero a velo (precedentemente setacciato per evitare che nella crema si formino grumi).
Infine aggiungete il latte (o la panna) e l'estratto di vaniglia.
Continuate a lavorare il composto fino a che la crema sia diventata soffice e chiara.
A questo punto la crema è pronta per essere usata.
Potete colorarla aggiungendo i coloranti alimentari: se usate i coloranti liquidi ricordate di omettere il latte nella ricetta(e usate i guanti per non tingervi le mani!), se usate quelli in polvere diluiteli in qualche goccia di aroma liquido. Quelli in pasta sono difficili da reperire.
Dotatevi di una spatola e di una sac a poche e sbizzarritevi!!!

MMF o Marshmallow fondent


Il Marshmallow fondent o fondente di zucchero è facilissimo da preparare e da modellare.
150 gr di Marshmallow possibilmente bianchi o bianchi e rosa
330 gr di zucchero a velo industriale, non quello fatto in casa(è una dose approssimativa, procuratevene almeno un paio di etti in più)
3-4 cucchiai di acqua
Mettete i marshmallow, un pentolino con l'acqua e fateli sciogliere a bagnomaria a fuoco dolce.
Lontano dal fuoco, aggiungete metà dello zucchero a velo e mescolate.
Sul piano di lavoro mettete il restante zucchero a velo e impastate finché non avrete una pasta morbida e ben lavorabile.
Potete colorare a piacere con i coloranti alimentari: se usate quelli in polvere lavorate a lungo la pasta fino ad amalgamarli bene, se usate quelli liquidi vi servirà altro zucchero a velo (e i guanti!)
Modellateli come vi pare dando sfogo alla vostra fantasia.Note:
Potete preparare il fondent anche prima e conservarlo ben avvolto in pellicola da cucina in dispensa o in una scatola di latta per qualche giorno.
Una volta decorata la torta togliete l'eccesso di zucchero con un pennellino bagnato.
Vi consiglio di cimentarvi, è divertentissimo!
Cannelle;-))

giovedì 10 aprile 2008

Comunicazione di servizio

Non so se è un problema di connessione o che riguarda solo il mio blog ma sono scomparse alcune immagini e per scrivere un nuovo post manca la tabella dei comandi per inserire le foto.Boh!Spero di risolvere presto.

mercoledì 9 aprile 2008

Farfalle con gamberetti in salsa rosa


Fate imbiondire uno spicchio d'aglio nell'olio evo senza farlo annerire, unite i gamberetti sgusciati.
(Se sono freschi sciacquateli sotto l'acqua corrente poi tuffateli 5 minuti in una pentola con acqua bollente, scolateli, fateli raffreddare e sgusciateli).
Fateli rosolare per qualche minuto poi bagnate con mezzo bicchiere di vino bianco o di liquore secco e lasciate insaporire.
Aggiungete un pomodoro pelato (meglio se frullato) a persona e fate cuocere per circa 15 minuti.
Eliminate l'aglio, salate e pepate.
Condite la pasta e spolverizzate con prezzemolo tritato.

lunedì 7 aprile 2008

Premio foca

La leggenda della selkie, la fata-foca

Nella tradizione orale irlandese si racconta che la selkie sia una foca che può prendere sembianze umane e divenire una splendida donna.
Nella loro forma da foca vivono nell’ oceano in grandi gruppi gregari, spesso non distinti dalle foche vere e proprie.

Nelle notti di luna piena le selkies possono scegliere di nuotare fino alle spiagge, spogliarsi del loro manto di foca e diventare donne, godendo del crepuscolo e delle sensazioni dell’essere umano.

Ma le selkies devono prestare grande attenzione a dove ripongono il loro manto: nello sfortunato caso che un uomo se ne appropriasse, sarebbero a lui legate per sempre.

Si racconta che una notte, sulla piccola isola di Inis Oirr, Séan O’Shea incontrò una ragazza dai lunghi capelli rossi che sedeva nuda sugli scogli, cantando una canzone che parlava del Grande Padre Mare.
Séan, osservando la ragazza da lontano, vide la pelle di foca poco distante da lei e invaghitosi della giovane decise di prenderla con sé. Da quel momento, la ragazza divenne la moglie di Séan, incapace per incanto di separarsi da lui.
Passarono molti anni e Séan e la selkie ebbero una bambina che entrambi amavano e coccolavano. La selkie era docile, affettuosa, una madre perfetta ed una moglie gentile, ma non perse mai il suo sguardo malinconico.
Ogni notte, alla fine dei lavori domestici, sedeva sugli scogli a guardare il mare cantando tristi melodie a suo padre, il Mare, dal quale non riusciva a separarsi.
Il tempo passò, la bambina crebbe e la selkie si innamorò veramente del suo uomo; ma una notte, nascosta in un vecchio canestro in fondo alla cantina della casa, trovò il mantello di foca che suo marito aveva nascosto per tanto tempo.
Il mattino dopo, Séan trovò soltanto una scritta fatta con un dito in un pugno di farina sparsa sul tavolo: “Vi amo”.
Ma di sua moglie non c’era traccia, e Séan e la bambina non la videro mai più.

Rigrazio Valery per questo premio che impazza tra i blog; la sua motivazione è questa:
Il premio foca x me và a Cannelle perchè mi piace molto il suo blog e le sue ricette sono ottime. Grande Cannelle!!!!

Grazie ancora Valery, sono contentissima!
Oltre alle amiche e agli amici con cui ho scambiato il link da tempo e che fanno ormai parte delle mie incursioni giornaliere nelle loro cucine, nomino miss foca:
Sara
perchè non c'è una sola cosa della sua cucina che non mangerei.
Panettona
perché ha molto talento e le sue torte decorate sono straordinarie.
Dolceviola
perché entrare nel suo blog vuol dire immergersi nel piacere della buona tavola.
Alessia
perché con la sua freschezza trasmette la voglia di stare in sua compagnia.
Marica
perché riesce a preparare tante cose prelibate e a curare il suo lievitino come un cucciolo
Gunther
(ops! lui è un maschietto perciò dovrei dire Mister!)perché con le sue ricette vagabonde ci fa conoscere la cucina di varie parti del mondo.
Le regole del premio le trovate qui
Gli ideatori del premio sono:
Nando, Mauro e Michele

Un grazie particolare va a Panettona che ha ricambiato la nomina con questa motivazione:
a Cannelle, non solo per ringraziarla del premio a me dato ma anche e soprattutto perchè dalla prima volta che ho visto il suo golosissimo blog ho capito che tra noi c’è sintonia…

domenica 6 aprile 2008

Torta al cioccolato con crema al caffè


Questa torta è il mio regalo di compleanno per Andrea Matranga , chef che mette tanta passione nel suo lavoro e la sua esperienza a disposizione di noi tutti.
Andrea compie i suoi primi 40 anni,
siete tutti invitati alla sua festa, passate da lui e lasciategli gli auguri.La torta al cioccolato l'ho fatta con queste dosi:
6 uova
250 gr di zucchero
250 gr di burro a temperatura ambiente
250gr di farina
1 bustina di lievito
75 gr di cacao amaro in polvere

Montate a lungo le uova intere con lo zucchero fino a quando il composto diventa chiaro e spumoso.
Unite poco per volta la farina setacciata con il lievito, il cacao e il burro e lavorate fino ad ottenere una crema omogenea.
Versate il composto in una tortiera di 26 cm di diametro precedentemente imburrata e spolverata di farina.
Infornate a 180° per circa 30 minuti.

Quando la torta è raffreddata, toglietela dallo stampo , tagliatela in 2 o 3 dischi e bagnatela con caffè non zuccherato diluito nel latte.

Fate una crema pasticcera al caffè sbattendo 2 uova intere (o 4 tuorli) con 5/6 cucchiai di zucchero unite 3 cucchiai di farina mescolate bene e aggiungete e mezzo litro di latte caldo e due tazzine di caffè (io ho usato quello decaffeinato). Mettete tutto sul fuoco girando sempre nello stesso verso finchè raggiunge la consistenza desiderata.

Farcite la torta con la crema al caffè e con panna montata
Sovrapponete i dischi e decorate con panna montata e granella di nocciole.

In alternativa alla torta al cioccolato potete fare un pds classico a cui potete aggiungere due tazzine di caffè nell'impasto.

AUGURISSIMI ANDREA!!!!

venerdì 4 aprile 2008

Pizza con patate


Questa ricetta me l'ha insegnata Imma, una mia cara amica Napoletana doc. Per 2 pizze da 26 cm di diametro:
Preparate la pasta da pane come di consueto con
  • 500 gr farina 0 (va bene anche solo 00, oppure 50% farina 00 e 50% 0, manitoba o semola)
  • 250 ml circa di acqua tiepida (potrebbe servirne di più perciò aggiungetela un pò alla volta. Volendo potete sostituirla tutta o in parte con latte.)
  • 25 gr di lievito di birra
  • 1 cucchiaio raso di sale
  • 10 gr zucchero (1 cucchiaino)
  • 4/5 cuchiai di olio evo (facoltativo.Serve per rendere più croccante la pasta)
  • Fate lievitare per almeno un'ora.
    Intanto a ffettate a rondelle sottili 2-3 patate medie per ogni teglia da 26 cm di diametro, mettetele in una terrina e conditele con olio evo, sale, rosmarino e/o origano e peperoncino tritato o in polvere se vi piace e mescolate bene in modo che tutte le patate risultino condite allo stesso modo.

    Stendete la pasta lievitata nella teglia oleata con le mani e ricopritela con mozzarella e/o caciocavallo a dadini (se non li avete vanno bene le sottilette).

    Adagiate le patate sopra la mozzarella disponendole in un unico strato, irrorate con un filo d'olio e infornate a metà altezza (in forno già caldo) a 220°C per 15 minuti circa .

    giovedì 3 aprile 2008

    Carciofi trifolati con polpette

    In una padella antiaderente mettete a rosolare uno spicchio d'aglio con l'olio evo, aggiungete un cucchiaio di paprica (facoltativo), i carciofi mondati e tagliati a fettine e pochissima acqua.
    COPRITE e portate a cottura.
    Salate,pepate se vi piace e spolverate con
    prezzemolo tritato o, come faccio io, con un pizzico d'origano che esalta meravigliosamente il sapore dei carciofi trifolati (è un barbatrucco che mi ha svelato mia nonna).
    Provare per credere!

    A metà cottura potete aggiungere delle polpettine di carne già fritte da fare insaporire insieme ai carciofi.

    Questo post è dedicato ad Annamaria che oggi sta affrontando una prova difficile. A lei mando un forte forte abbraccio.

    mercoledì 2 aprile 2008

    Dolce degli sposalizi

    Per questo antico dolce contadino umbro occorrono:
    1 Pan di Spagna
    da 6 uova

    Ricotta fresca passata al setaccio o al passaverdura: 800 g
    Zucchero a velo: 350 g
    Gocce di cioccolato fondente o al latte
    noci tritate
    Cedro candito tritato (facoltativo)
    Maraschino: 50 ml
    Rum: 50 ml


    Mettete la ricotta in una terrina, unite lo zucchero e lavorate fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.
    Unite il cioccolato, le noci e i canditi quindi versate il maraschino e mescolate bene.

    Versate il rum in una fondina e diluitelo con acqua.

    Tagliate il pan di Spagna in tre dischi e bagnatelo con il rum diluito, farcite il primo disco con metà crema di ricotta, coprite con il secondo disco, farcite con la ricotta rimasta e sistemate sopra tutto l'ultimo disco.

    Cospargete di zucchero a velo o guarnite con un po' di cioccolato.

    Mettete il dolce in frigorifero, prima di servire.

    In alternativa al pan di Spagna potete usare i savoiardi:
    In una teglia rettangolare, allineate i savoiardi bagnati velocemente nel rum diluito con acqua
    Versatevi sopra metà della crema preparata
    Coprite con altri savoiardi bagnati in rum ed acqua
    Versate la crema rimasta
    Terminate con i savoiardi bagnati nel rum rimasto.

    Fettine di vitello al vino rosso

    Una ricettina davvero sprint:
    Tagliate le fettine di vitello a pezzi e fatele cuocere 3 minuti per parte in una padella dove avete fatto soffriggere, in un filo d'olio evo, un po' di cipolla affettata.
    Irroratele col vino rosso (non troppo altrimenti la salsa risulterà troppo liquida) e continuate a fuoco basso la cottura per qualche minuto in modo che la salsa si addensi.
    Per ultimo salate, pepate e servite subito.

    martedì 1 aprile 2008

    Pasta con le olive nere

    In una padella capiente mettete un po' d'olio evo e cipolla affettata sottilmente, fate soffriggere leggermente e unite pomodorini tagliati in due metà.
    Quando il sugo è quasi pronto aggiungete le olive nere, aggiustate di sale, coprite e continuate la cottura.
    Lessate la pasta e fatela saltare nella padella con il sugo.
    Spolverate con formaggio grattugiato e se vi piace, insaporite con peperoncino piccante.
    Servite subito.

    Meme: Menù del giorno a 15 euro


    La Trattoria MuVarA ci invita con un meme gastronomico a proporre un Menù del giorno a prezzo fisso di 15 euro servizio e coperto compreso.
    Il mio menù è questo:

    Pasta con le olive nereCarne al vino con contorno di verdura stufataDolce degli sposaliziPane
    Vino della casa
    Bibite
    Amaro

    Caffè

    Un abbraccio ad Aiuolik e agli altri della Trattoria, a presto!!!
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