lunedì 20 gennaio 2014

La parte più tenera di Ruth Reichl



In questi giorni sto leggendo la traduzione italiana di un libro americano di successo scritto da Ruth Reichl, la critica culinaria più famosa d'America. "La parte più tenera" è un'autobiografia raccontata in modo semplice e ironico, e condito dalla descrizione dei sapori e delle ricette dei piatti più significativi della sua vita quali ad esempio le  mele al forno con salsa dura, la torta del diavolo, il pâté alla Milton, la tarte di lamponi alla Oléron e infinite altre fantasiose prelibatezze. 
"Scoprii che il cibo poteva essere una maniera di dare un senso al mondo. Osservando le persone mangiare si poteva scoprire chi erano".
Io già non vedo l'ora di provare qualche ricetta e di leggere il seguito: "Confortatemi con le mele".
Buona lettura da C@nnelle  



Titolo
La parte più tenera
Autore
Ruth Reichl
tradotto da
R. Cravero
Editore


La trama di La parte più tenera
Ruth Reichl aveva nove anni quando capì che il cibo poteva essere pericoloso, e che avrebbe dovuto impedire a sua madre, la Regina della Muffa, di uccidere gli ospiti con le sue prodezze gastronomiche. Oggi Ruth Reichl è la critica culinaria più famosa in America. È naturale, quindi, che le sue descrizioni di piatti e sapori siano incantevoli. Ma nel suo libro c'è molto di più, perché Ruth ha un appetito speciale anche per la vita e perché, come dice, "osservando le persone mangiare si poteva scoprire chi erano". Ci parla della sua infanzia, e di sua madre, racconta i suoi primi passi in cucina con la signora Peavey, la domestica dal passato aristocratico, e con Alice, la cuoca caraibica che nei momenti difficili cucina le sue fantastiche mele al forno con salsa dura. Ma è a casa di un ricco buongustaio francese, che Ruth capisce per la prima volta cosa significhi davvero mangiare. Ventenne, si trasferisce a New York con suo marito Doug: la cucina del suo loft diventa il punto di riferimento per un gruppo variopinto di amici fedeli. Con loro Ruth va a vivere in una comune in California: sono i primi anni Settanta e lei si sforza di rendere invitanti le ricette politicamente corrette dell'epoca (pâté di ceci, polpettoni di arachidi e sesamo). Personaggi dipinti con affetto e ironia, storie autentiche e toccanti, illuminate da un umorismo contagioso: è difficile resistere all'umanità che rende unico questo libro, e quando si finisce di leggerlo si sente un po' la mancanza di Ruth e dei suoi amici.


1 commento:

CoCò ha detto...

Uno dei primi libri a tema culinario che lessi e di cui mi innamorai, anche confortatemi con le mele è assolutamente da leggere

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