sabato 22 maggio 2010

La vera focaccia barese









"La focaccia barese si prepara mescolando farina di grano tenero, sale, lievito e acqua. Ne deriva un impasto piuttosto liquido che si versa in una teglia rotonda, si condisce con olio, pomodori freschi, olive e poi si cuoce nel forno a legna. Proprio perché l'impasto è liquido, i pezzi di pomodoro e le olive sprofondano nella pasta, creando e riempiendo dei piccoli crateri morbidi che diventano le parti più buone della focaccia. Si mangia calda ma non bollente, avvolta in un pezzo di carta da panificio, uscendo da scuola, al mare, per cena o anche per pranzo (o merenda o anche colazione, ma questa è roba da esperti): veloce, economico e deliziosamente unto.
La focaccia è una delle cose più buone al mondo. Mi trattengo dal dire che è la più buona per mantenere un minimo di prospettiva e per evitare il delirio campanilistico. Ci sono quelle sottili e croccanti, quelle alte e soffici, quelle con l'aggiunta delle patate o del rosmarino e molte altre varianti. Anche se la vera focaccia è quella con pomodori, olive, bordi bruciacchiati e basta. Va accompagnata, possibilmente, da una bella bottiglia di birra molto fredda. Se poi uno ha proprio voglia di un'incursione nell'alta cucina, il piacere supremo è... la focaccia calda farcita con fette sottilissime di mortadella. La mortadella tagliata sottile, al contatto con la mollica calda e fragrante, sprigiona un profumo che fa impazzire le ghiandole salivari.
A differenza di molte cose buone, che sono scarse e spesso costose, la focaccia, a Bari, si trova ovunque ci sia 
un panificio. Cioè ovunque, e tutti se la possono comprare.
La focaccia, a Bari, è una metafora dell'uguaglianza e uno dei pochi simboli (fra questi, degne di nota anche le 
cozze crude) in cui i baresi riconoscono la loro identità collettiva". 
E' l'inizio dell'epilogo di "Né qui né altrove - una notte a Bari" di Gianrico Carofiglio (magistrato, scrittore e senatore della Repubblica). Editori Laterza.

Gianrico Carofiglio è diventato una delle mie più recenti passioni letterarie.  
In queste righe descrive perfettamente la vera focaccia (f'cazz, ruota o sterzo) barese che, però, fatta in casa non è mai come quella del panificio. Io, dopo aver carpito segreti a destra e a manca e fatto vari  tentativi, sono arrivata ad un risultato che si avvicina molto a quella dei forni cittadini: con la mollica morbida, il contorno croccante, saporita e deliziosamente unta:-)))
Gli ingredienti per una focaccia sono:
Per l'impasto: 
300 gr di farina 00 (o di semola o metà e metà o nelle proporzioni che volete, non c'è una regola)
facoltativo: 1 patata media di 150 gr circa, lessata, fatta intiepidire e schiacciata con lo schiacciapatate 

200 gr di acqua tiepida (circa il 60 % rispetto alla farina)
mezzo cubetto di lievito di birra o mezza bustina di lievito liofilizzato
2 cucchiai di olio evo (meglio se pugliese di olive coratine) 
1/2 cucchiaio raso di sale
1 cucchiaino di zucchero (facoltativo)



Per il condimento:
pomodorini  perini o datterini o ciliegini
una manciata di olive baresane o, in alternativa, in salamoia o di Gaeta
Origano
Olio evo 

Sale
Dividete l'acqua in due recipienti dove in uno scioglierete il lievito con lo zucchero e nell'altro il sale con l'olio.  In una ciotola grande mettete la farina (e la patata lessa e schiacciata), aggiungete il lievito sciolto nell'acqua tiepida e incominciate a mescolare, quindi aggiungete man mano il resto dell'acqua ed impastate energicamente con le mani per 10/15 minuti finchè non appariranno delle grosse bolle d' aria. 
Il composto dev'essere molto morbido ma non liquido.
Per impastare potete anche usare uno sbattitore che ha le fruste a spirali o un robot da cucina o una piccola impastatrice.
Se usate il Bimby, mettete tutti gli ingredienti nel boccale 3 min. vel. spiga.


Fatto l'impasto coprite il recipiente con 1 panno umido o con pellicola da cucina e fate lievitare  per almeno un'ora in un luogo riparato da correnti d'aria.  (Io metto nel forno spento e con la luce accesa. Se non avete il forno elettrico coprite il recipiente con una coperta
Potete anche preparare l'impasto in anticipo o il giorno prima e tenerlo nella parte bassa del frigo per 12/24 ore). 


Nel frattempo, in una ciotolina rompete i pomodorini con le mani (oppure tagliateli a metà e schiacciateli) per far uscire il loro liquido. Salateli, conditeli con un filo d'olio e origano e lasciate insaporire.
Ungete bene una teglia di 32 cm  di diametro e spolverizzatela con un po' di sale 
(Se la focaccia la volete alta usate una teglia più piccola).
Rovesciate l'impasto lievitato nella teglia, senza sgonfiarlo. Stendetelo con le mani unte, senza schiacciare per non perdere i gas di lievitazione, fino ad ottenere uno strato omogeneo che arrivi ai bordi del recipiente.
Farcite con le olive e con i pomodori (in modo che la buccia sia verso l'alto e la polpa verso l'impasto), e bagnate con il liquido emesso dai pomodorini e che avevate condito. Coprite con una teglia più grande e poi con una coperta e fate lievitare un'altra ora.
A questo punto cospargete la superficie con sale fino e origano e infornate a 220° nella parte bassa del forno per circa 15 minuti, o fino a quando la focaccia si stacca dalle pareti della teglia, poi mettetela sulla griglia al 2° livello e abbassate il fuoco a 180°per 15/20 minuti finché sarà di un bel colore bruno (Se avete il forno ventilato sarà sufficiente metterla nella parte centrale).
Toglietela dal forno e bagnate subito la superficie con mezzo bicchiere d'acqua (se vi dimenticate non fa niente ma copritela con un panno finché si intiepidisce).


Servitela calda o tiepida, gustatela ad occhi chiusi e poi ditemi se Carofiglio non ha ragione a scrivere che la focaccia barese è una delle cose più buone al mondo.
C@nnelle 

giovedì 20 maggio 2010

Seppie ripiene al sugo di pomodoro



Mia suocera è una bravissima cuoca e questo piatto della tradizione pugliese l'ho imparato da lei.

Prima di pulire le seppie, ricordatevi di indossare dei guanti, meglio se usa e getta tipo quelli da chirurgo, ed un grembiule.
Separate il corpo della seppia dalla testa tenendo la sacca ferma con una mano e aiutandovi con le forbici tagliate nei punti dove la testa resta ancorata al corpo e sfilatela, assieme con i tentacoli (così fuoriesce anche l'intestino e la vescicola con l'inchiostro che vanno eliminati).
Pelate la sacca afferrandola per un lembo tirando via la pelle ed estraete l'osso.
Dalla centro della testa eliminate la bocca a becco e gli occhi con le forbici (vi consiglio di farlo dentro una bacinella piena d'acqua se non volete ritrovarvi con il viso a pois neri!).
Sciacquate bene sotto l' acqua corrente e mettete in un colino.
Detto questo la ricetta delle seppie ripiene è la seguente:

Per il ripieno:
Ingredienti x 4 persone: 
4 seppie medie e  fresche
mollica di pane fresca (non pangrattato)
formaggio grattugiato,meglio se pecorino romano (Qui nel meridione si usa accostare il pecorino al pesce e ai molluschi. Il risultato è eccezionale, quindi non meravigliatevi ma provate!)
aglio tritato finemente (non molto altrimenti copre il sapore delle seppie)
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva
3-4 uova
In una terrina mescolate la mollica di pane, il formaggio grattugiato, l'aglio tritato, il prezzemolo tritato, sale e pepe. A questo composto aggiungete i tentacoli tagliati a pezzetti, un filo d'olio e le uova per legare.



Riempite le sacche e chiudetele con uno stecchino o cucitele con ago e filo di cotone.
Per il sugo:
1 e ½ kg di pomodori freschi per salsa (in alternativa 2 scatole di pelati da 800 gr)
olio evo q.b. 
1 spicchio di aglio
prezzemolo tritato 
In una pentola capace mettete 4 cucchiai di olio evo, 1 spicchio d'aglio schiacciato, prezzemolo e le seppie ripiene.
Fate soffriggere tenendo la fiamma al minimo. Aggiungete poco vino bianco e scuotete spesso la pentola. 
Quando le seppie cominciano ad attaccarsi al fondo, aggiungete pomodori pelati e poca acqua o brodo.
Aggiustate di sale e portate a cottura.
Con questo gustoso sugo potete condire spaghetti e servire dopo aver spolverizzato con prezzemolo tritato e pecorino romano grattugiato.


Buon appetito!
Cannelle;-))


lunedì 17 maggio 2010

Quiche ai funghi

Data la mia passione per le quiche  eccomi puntuale a proporvene un'altra.

1 rotolo di pasta sfoglia o brisèe
300 gr di funghi misti surgelati o freschi
1 spicchio d'aglio
200 ml di panna da cucina o di ricotta o di stracchino
2 uova
parmigiano grattugiato
olio extravergine di oliva
sale e pepe qb

In una padella cuocete i funghi ancora surgelati con un filo d'olio e uno spicchi d'aglio per una decina di minuti.
Salate. Fateli intiepidire e tagliateli a pezzetti.
In una ciotola mescolate la panna con le uova, 2 cucchiai di parmigiano, sale e pepe.
Srotolate la pasta sfoglia (o brisée), lasciandola nella sua carta oleata,  foderate una tortiera e riempite con il composto di funghi e panna.
Ripiegate i bordi e decorate a piacere con 1 pomodoro a fette o con pomodorini e cuocete in forno a 200° per circa 25 minuti.

Buon inizio settimana.
Cannelle;-))

domenica 16 maggio 2010

Le ricette dei lettori


Se non hai un blog ma hai ricette che ti vengono particolarmente bene e che vuoi condividere, puoi mandarmi le dosi precise, la spiegazione e una o più foto al mio indirizzo e-mail cannelle.cooker@libero.it .
La pubblicherò con il tuo nome.
Ecco le ricette già spedite:

Dolci:








    Quiches, torte rustiche e torte salate:




    Tutte le ricette proposte sono state provate personalmente dagli utenti che le segnalano.
    Grazie di cuore a tutti voi lettori che state partecipando calorosamente.
    Cannelle:-)

    mercoledì 12 maggio 2010

    Conchiglioni ripieni di zucchine e gamberetti


    Un piatto molto delicato e raffinato da servire nelle occasioni speciali.  Potete tranquillamente prepararlo in anticipo, conservarlo in frigorifero coperto con pellicola da cucina, e poi completare la cottura in forno 20 minuti prima di andare in tavola.

    Come pasta ho usato "CIOCIA DELLA BADESSA" di Gragnano (Napoli) del pastificio Gerardo di Nola, che ho acquistato online sul sito DELIXEAT e che ho ricevuto comodamente a casa dopo pochi giorni.  Questo formato di pasta si presta divinamente a tante ricette perché la trafilatura al bronzo, rispetto a quella al teflon, conferisce una ruvidità che favorisce una migliore attaccatura del condimento.

    Ingredienti per 6 persone
    pasta formato conchiglioni 500 g 
    olio extra vergine di oliva
    sale
    1 scalogno
    4 zucchine medie
    200 gr di gamberetti
    100 g di ricotta di mucca
    prezzemolo
    formaggio grana o parmigiano (facoltativo)
    Preparazione
    Fate cuocere i conchiglioni in abbondante acqua salata e con un goccio di olio (devono essere al dente, non devono scuocere), dopo scolateli con una schiumarola e lasciateli asciugare su un canovaccio pulito.
    Preparate la besciamella:
    50 gr di burro
    50 gr di farina
    500 ml di latte
    sale q.b.
    In un tegame sciogliete a fuoco basso il burro.
    Versate tutta insieme la farina e con un cucchiaio di legno girate in continuazione fino a quando non si sarà formata una pasta simile per consistenza alla polenta.
    Aggiungete, poco alla volta e sempre girando, il latte precedentemente riscaldato.
    Sempre mescolando portate ad ebollizione la besciamella, riducendola alla densità desiderata. 
    Completate con il sale (e con noce moscata se vi piace).

    Procedimento
    Pulite e tagliate a cubetti le zucchine. Mettete in una padella un giro d'olio e lo scalogno pulito e tritato e fate rosolare per circa 3 minuti, aggiungete 1/2 bicchiere di acqua, aggiustate di sale e fate cuocere le zucchine in modo da renderle morbide senza essere fritte.
    Aggiungete i gamberetti e fate cuocere qualche minuto. Salate e regolate di pepe e spolverizzate con prezzemolo tritato. Fate intiepidire e aggiungete la ricotta (o la panna) per rendere il composto bello morbido e cremoso. 
    Imburrate una pirofila e fate un fondo di besciamella. 
    Quando i conchiglioni sono tiepidi riempiteli con il composto di zucchine, gamberetti e ricotta preparato, aiutandovi con con un cucchiaio, quindi sistemateli in un unico strato nella pirofila.
    Cospargeteli con il Parmigiano grattugiato (facoltativo), con qualche cucchiaio di besciamella e con qualche fiocchetto di burro, quindi poneteli in forno già caldo a 190 gradi, per circa 15 minuti.
    Sfornate e servite a tavola.


    Delicius!!!
    Cannelle;-))

    lunedì 10 maggio 2010

    Girelle di sfoglia millegusti

    Questi salatini sono adattissimi per un antipasto o come stuzzichino per un aperitivo o un party in piedi. Sono facilissimi da preparare e si possono farcire in mille modi diversi.
    Ingredienti:
    Un rotolo di pasta sfoglia (meglio se rettangolare)

    pasta d'acciughe
    concentrato di pomodoro
    paté di olive

    pesto genovese e pinoli
    olive nere
    oppure tutto ciò che la fantasia vi suggerisce, purché non usate ingredienti che perdano olio o liquidi, perché questo potrebbe creare problemi durante la cottura in forno.
    Srotolate la pasta sfoglia lasciandola sulla sua carta oleata, spalmatevi sopra delle strisce di farcitura.
    Arrotolate dal lato lungo, affettate il rotolo così ottenuto, ricavandone le girelle che appoggerete sulla placca coperta di carta forno.  Pennellate le girelle con latte e cuocete nel forno a 180° per circa 12', quindi servite gli stuzzichini tiepidi oppure freddi.
    Buon inizio settimana.
    Cannelle:-)



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