Passion in the kitchen
domenica 30 dicembre 2007
Mandorle e nocciole ricoperte di cioccolato
Per fare questi cioccolatini bastano pochi accorgimenti:
Occorre la stessa quantità di cioccolato fondente e di frutta secca sgusciata.
E' importante che il cioccolato sia quello da copertura e non quello puro.
Il procedimento è lo stesso sia per le mandorle che per le nocciole:
Tostate leggermente la frutta secca.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, a fuoco lento, facendo attenzione che non vada acqua nel pentolino col cioccolato.
Aggiungete la frutta secca e mescolate bene con un mestolo di legno;
con un cucchiaio prelevate una piccola quantità di frutta secca mescolata al cioccolato, fate dei mucchietti su un foglio di carta forno e lasciateli raffreddare bene, poi metteteli in pirottini oppure in un contenitore chiuso.
Tronchetto natalizio con crema al caffè e noci
Il procedimento è lo stesso seguito per il tronchetto di Natale già postato.
Cambia la farcitura: ho fatto una crema chantilly a cui ho aggiunto un pò di caffè. Sulla crema ho distribuito noci tritate.
Ho decorato con foglie di cioccolato e gherigli di noci.
Torta alberello
Di grande effetto oltre che buona.
La base è la stessa della torta al cioccolato e pere e sopra l'ho rivestita con glassa al cioccolato ottenuta sciogliendo a bagnomaria 200 gr di cioccolato a cui si aggiungono 100 gr. di burro poi si lascia intiepidire così si addensa un pò ed è più facile da spalmare.
Lo stampo a forma di alberello è lungo 40 cm.
Con i rebbi di una forchetta ho disegnato i rami e ho decorato con i biscottini natalizi (l'intenzione era di mettere gli smarties ma mi sono ricordata troppo tardi di non averli acquistati!)
sabato 22 dicembre 2007
BUONE FESTE
venerdì 21 dicembre 2007
Biscottini ricoperti di cioccolato
Le dosi per la pasta frolla sono le stesse dei biscottini Natalizi decorati, cambia la glassa di copertura:
Sciogliete a bagnomaria 200 gr di cioccolato fondente (o bianco) e 100 gr di burro.
Mescolate bene e lasciate intiepidire.
Immergete a metà i biscottini nella glassa o spalmatela sopra aiutandovi con un pennello o una spatolina.
Posateli su carta forno e decorateli a piacere con confettini colorati, granella di nocciole o di zucchero, ecc.
Lasciateli asciugare bene poi metteteli in una scatola di latta.
giovedì 20 dicembre 2007
Biscottini Natalizi decorati
Pasta frolla:
300 gr di farina setacciata
100 gr di zucchero
150 gr di burro ammorbidito
1 uovo intero
mezza bustina di lievito
1 pizzichino di sale
Ponete in una ciotola capiente (o sopra una spianatoia) la farina a fontana, lo zucchero, il burro, l'uovo , il sale e il lievito setacciato;
impastate bene gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
Avvolgete l’impasto nella pellicola trasparente e ponetelo in frigorifero per almeno un' ora.
Trascorso questo tempo, prendete l’impasto e stendetelo su una spianatoia, dandogli uno spessore di circa ½ cm;
con stampini di varie forme, ricavate varie sagome dall’impasto, che a mano a mano adagerete su di una teglia foderata con carta forno, distanziandole di 2-3 cm una dall’altra.
Quando avrete riempito la prima teglia, infornatela a 180° per circa 10 minuti (o non appena i bordi dei biscotti cominceranno a colorirsi leggermente).
Nel frattempo preparate la glassa di zucchero mischiando 100 gr di zucchero al velo insieme all’eventuale colorante alimentare e circa 2 cucchiai di acqua bollente( o a mezzo albume sbattuto bene con le fruste). Aggiungete l’acqua a piccolissime dosi (mezzo cucchiaino alla volta), e mescolate vigorosamente fino ad ottenere un composto cremoso.
Se il composto risultasse troppo liquido aggiungete altro zucchero al velo, se risultasse troppo denso, altra acqua calda.
Appena sfornati, decorate i biscotti con la glassa (potete scegliere di spennellarli oppure di guarnirli servendovi di una tasca da pasticcere munita di bocchetta rotonda molto stretta, così da poter addirittura scrivere su di essi.Io ho usato una siringa per le iniezioni a cui ho tolto l'ago!). Sulla glassa adagiate immediatamente delle caramelline colorate, codette di zucchero o cioccolata, palline di zucchero argentate, ecc.. (se la glassa si asciuga gli zuccherini non aderiranno più)
Se non gradite particolarmente la glassa sopra i biscotti, in alternativa, prima di infornarli, potete applicare, al centro di ognuno di essi ,mezza mandorla spellata e spennellarli poi interamente con dell' uovo sbattuto, che dopo la cottura, li renderà lucidi ed invitanti. Lasciate asciugare la glassa dei biscotti e poi conservateli in una scatola di latta.
Glassa di zucchero
Se il composto risultasse troppo liquido aggiungete altro zucchero al velo, se risultasse troppo denso, altra acqua calda.
mercoledì 19 dicembre 2007
No Knead Bread
Vi posto il video della realizzazione passo passo della ricetta.
martedì 18 dicembre 2007
No Knead Bread - mania
Rispetto alle ricette che ho visto in rete ho solo aumentato la quantità di sale, perchè 1 cucchiaino mi sembrava poco, e la quantità di acqua, perchè con 350 ml l'impasto mi veniva asciutto.
(La pirofila può essere in qualsiasi materiale, acciaio, ghisa, pirex etc e non è necessario che abbia il coperchio, potete coprirla con carta di alluminio o con una una teglia.)
500 gr di farina ( qualunque tipo o miscela )
2,5 gr di lievito di birra fresco (cioè 1/10 del panetto di 25 gr) oppure 1 gr di lievito di birra liofilizzato
2 cucchiaini da the di sale
400 ml di acqua tiepida.
Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida.
In una ciotola grande mescolate la farina col sale, unite l’acqua col lievito e mescolate velocemente con le mani o con una forchetta fino a che la farina sia assorbita tutta e otterrete un impasto molto morbido e appiccicoso Coprite la ciotola con un foglio di pellicola e lasciate lievitare a temperatura ambiente (circa
Trascorso questo tempo otterrete un impasto aumentato di volume che, anche se è molliccio, si stacca facilmente dalla ciotola,
Spolveratelo con altra farina, quindi tirate quattro lembi di pasta e ripiegateli verso il centro, spolverando con un pennellino l'eccesso di farina. Coprite con lo strofinaccio e con la ciotola e lasciate riposare per circa 15 minuti.
Mezz'ora prima di infornare, pre-riscaldate il forno alla massima temperatura, con dentro una pirofila dai bordi alti quindi rovesciate l'impasto nella pirofila bollente, con le pieghe di nuovo sopra, aiutandovi con il canovaccio per non scottarvi.
Coprite e cuocete per 30-40 minuti
Sfornate il pane e, se riuscite a resistere dal mangiarvelo bollente, lasciatelo raffreddare su una griglia e poi... via con le bruschette!!!
mercoledì 12 dicembre 2007
Struffoli senza burro
"Mammina, che belli i ceci con i confettini colorati! Buoooni..."
Effettivamente sembrano dei ceci e in Calabria vengono detti "cicirieddri".
Vi do la ricetta che mi è stata tramandata da mia nonna.
Sono semplicissimi da fare e davvero buoni oltre che coreografici.
A mano:
In un recipiente capace sbattete 3 uova intere, aggiungete 1 tazzina piccola da caffè di zucchero(70gr), e 1 tazzina da caffè di olio d'oliva. Mescolate bene poi aggiungete,un pò alla volta, farina q.b. (ne servono circa 350 gr; dipende dalle dimensioni delle uova). Trasferite il composto su una spianatoia e lavoratelo ,man mano che aggiungete la farina, fino ad ottenere una pasta non più appiccicosa.
Fate dei rotolini e tagliateli a tocchetti( piccoli perchè durante la frittura si gonfiano).
Friggeteli un pò alla volta in olio caldo e fateli sgocciolare su carta assorbente.
(attenzione: non si devono colorire troppo, devono essere leggermente dorati)
Portate a ebollizione un vasetto di miele diluito con un cucchiaio di acqua e un cucchiaio di vermouth o marsala, versatevi dentro un pò di struffoli e, velocemente, togliete il recipiente dal fuoco, (altrimenti assorbono troppo miele) scolateli con un mestolo forato e metteteli in un piatto da portata.
Potete fare una montagnetta oppure una ciambella mettendo al centro del piatto un bicchiere (che andrà poi tolto) e, intorno, gli struffoli; oppure distribuirli nelle cartine o come vi suggerisce la fantasia.
Decorate con confettini colorati.
Se non vi piace il miele metteteli in un piatto da portata e spolverizzateli con zucchero a velo.
Chiacchiere e castagnole di carnevaleCoriandoli e stelle filanti colorate
lunedì 10 dicembre 2007
Spaghetti con baccalà e broccoli
Propongo un superbo piatto della tradizione calabrese, sano e genuino.
Si fa un sugo con il baccalà e, a parte, si preparano i broccoli.
Sugo con il baccalà:
Ingredienti: Baccalà, cipolla, pomodori pelati e frullati, sale,( peperoncino).
Dopo aver tenuto a bagno 2 giorni il baccalà per dissalarlo, lavatelo bene più volte e tagliatelo a pezzi non troppo piccoli.
In una padella fate appassire in un poco d’olio la cipolla tritata, aggiungete il pomodoro e fate cuocere.
Quando il sugo è quasi pronto aggiungete i pezzi di baccalà, coprite per un pò poi fate restringere.
Aggiustate di sale e spegnete.
Intanto preparate i broccoli:
Ingredienti:Broccoli, olio, aglio (peperoncino, pomodorini,paprica dolce o piccante) sale.
Eliminate le parti dure dei broccoli, divideteli in cimette e lavateli.
In una casseruola mettete olio e uno spicchio d'aglio, fate imbiondire leggermente poi aggiungete un peperoncino, qualche pomodorino a pezzetti e un cucchiaino di paprica (peperoncino,pomodorini e paprica potete anche non metterli), e subito dopo i broccoli e mezzo bicchiere d'acqua.
Coprite e portate a cottura.
Salate.
Lessate gli spaghetti, conditeli col sugo di baccalà e poi coi broccoli.
Sentirete che bontà...
Per rendere al massimo, questo piatto andrebbe preparato con gli spaghetti fatti con la pasta fresca, ma potete sostituirli con quelli secchi.
Questo post partecipa all'iniziativa di francesca:
http://www.francescav.com/2007/11/natale-2007/
Tronchetto di Natale
Il Tronchetto natalizio, come dice il nome stesso, viene proposto in occasione del Natale per ovviare al classico Panettone. Sia la farcitura che la decorazione possono variare molto secondo i gusti e la fantasia di ognuno.
Ingredienti:
6 uova -250 gr di farina-250gr di zucchero-1 bustina di lievito (Nota: non ho dimenticato il burro, la mia ricetta non lo prevede), un pizzico di sale.
Sgusciate i tuorli in una terrina, unite lo zucchero e montateli a crema con una frusta (meglio se elettrica) finché saranno gonfi e spumosi.
In un’altra terrina montate a neve i 5 albumi con un pizzico di sale per facilitare l’operazione. Continuate fino a ottenere un composto bianchissimo e ben sodo.
Unite ai tuorli la farina cucchiaiate, quindi incorporate gli albumi montati a neve, mescolando dal basso verso l’alto molto delicatamente e mai in senso circolare altrimenti si smonterebbe tutto .
Stendete un foglio di carta da forno su una placca da forno, imburratelo e versatevi sopra l'impasto distribuendolo uniformemente.
Mettete in forno caldo a 180 gradi per circa 10-15 minuti finchè comincia a colorarsi e risulta morbido e cotto alla pressione del dito (non deve seccarsi altrimenti non si riesce ad arrotolare).
Inumidite un telo pulito, posatelo sul piano di lavoro, rovesciatevi sopra la pasta cotta (detta pasta biscotto) e staccate la carta forno (di solito si stacca facilmente, ma se dovesse risultare difficile spennellate la carta forno con acqua fredda).
Se la pasta dovesse risultare troppo asciutta bagnatela con uno sciroppo ottenuto sciogliendo (in un pentolino sul fuoco) 2 cucchiai di zucchero in 4 cucchiai di acqua e 2 di liquore tipo brandy o rhum.
Con una spatola distribuite sopra la pasta biscotto la farcia* e, aiutandovi con il telo, arrotolate su se stessa la pasta. (Attenzione ad avvolgerla quando è ancora calda, altrimenti rischia di rompersi).
Mettete in frigo per almeno un'ora
Nota: potete asportare 3-4 cm da una estremità, tagliandola obliquamente, e incollarla di lato con un pò di farcia in modo che sembri un ramo.
Copertura:
Coprite interamente il tronchetto (tranne le estremità, così si vede la sezione) con una crema ottenuta sciogliendo a bagnomaria 200 gr di cioccolata a cui aggiungerete 100 gr. di burro. Lasciate intiepidire così si addensa un pò ed è più facile da spalmare. (In alternativa potete semplicemente spolverizzare il tronchetto con cacao)
Disegnate con i rebbi di una forchetta delle onde in senso longitudinale sul rotolo per dare l'idea della corteccia.
Mettete al fresco per due ore e poi spolverizzate con zucchero per avere l’effetto neve.
*Farcitura:
Quelle che faccio più spesso perchè sono golosissime sia per i grandi che per i piccini sono le seguenti:
- Spalmate la pasta biscotto con nutella e poi, sopra questa, spalmate panna montata, quindi arrotolate.
- Oppure bagnate la pasta biscotto con succo d'arancia e limoncello e farcitela con una crema pasticcera molto aromatizzata al limone.
- Tronchetto con crema al caffè e noci.
- Un'altra altenativa, che a me piace molto, è questa : Spalmate 150 gr di ricotta sopra la pasta e, sopra la ricotta, distribuite 200 gr di frutta mista tagliata a pezzetti piccoli (o, in alternativa, di scaglie di cioccolato e/o frutta candita) quindi irrorate con 3 cucchiai di miele.
Dissalare il baccalà
IL BACCALA'
Si tratta di merluzzo, intero o diviso a filetti, lavato nella salamoia, asciugato, salato poi messo ad essiccare.Lo stoccafisso prende il nome dalla parola tedesca Stock Fisch (pesce bastone) per la sua caratteristica consistenza legnosa ma nel Veneto viene chiamato baccalà, creando così un po’ di confusione, infatti lo stoccafisso è merluzzo disidratato mediante l'uso di calore o asciugato all'aria.
ACQUISTO E CONSERVAZIONE.Il baccalà deve essere bianco avorio mentre quello bianchissimo potrebbe essere stato trattato con un procedimento chimico; se lo acquistate a pezzi preferite la parte centrale del filetto che darà meno scarto ed è più carnosa.Lo stoccafisso, invece, deve avere carne bianca, senza parti ingiallite o scure o con muffa e che la carne sia magra e quasi traslucida e trasparente. La qualità migliore è quella detta Ragno e si riconosce per la grande dimensione e lo spessore del pesce e per il colore della carne che deve essere bianca tendente all’avorio. Lo stoccafisso si conserva a temperatura ambiente anche per anni, purché in un locale asciutto e fresco.
Dissalare il baccalà
Sciacquate il baccalà sotto l’acqua corrente, ponetelo in un capace recipiente non metallico e copritelo con abbondante acqua fresca, con il lato con la pelle verso l’alto, per circa 48 ore se intero, 36 ore se a filetti e 24 ore se tagliato a pezzi. Cambiate l’acqua il più sovente possibile o, se ne avete l’opportunità, lasciatelo sotto il rubinetto lasciando scendere un filo di acqua. L’acqua deve comunque essere molto fresca o addirittura fredda perché il pesce si mantenga sodo; qualche cubetto di ghiaccio aggiunto o tenere il recipiente in frigorifero o sul balcone d’inverno sono delle buone soluzioni. Trascorso il tempo di ammollo previsto assaggiate un pezzetto di polpa vicino alla lisca per controllare se il pesce non è più salato. Sciacquatelo poi sotto l’acqua corrente.
Baccalà fritto
La vigilia di Natale, sulla tavola, non può mancare il baccalà fritto.
1 kg. di filetti di baccalà già ammollati e privi di spine, farina, 2 limoni, olio extravergine di oliva, sale , pepe.
Risciacquate il baccalà, asciugatelo, spellatelo e tagliatelo a pezzi non troppo piccoli. Infarinatelo e friggetelo in olio bollente. Sgocciolatelo e salatelo. Servitelo ben caldo (con il limone) su un letto di insalata verde.
Questa ricetta partecipa al pranzo delle feste di Cocò e Grazia.
venerdì 7 dicembre 2007
Pasta mista con piselli e/o fave
Lo so che non è più tempo di fave e piselli freschi ma io li preparo, li porziono nei vasetti e li congelo, così posso disporne anche nei mesi invernali come contorno pronto o come buonissimo condimento per la pasta. Si possono preparare solo le fave o solo i piselli oppure insieme.
Il procedimento è questo:
In una casseruola fate imbiondire a fuoco lento un pò di cipolla tritata finemente (facoltativo, cotica di maiale, oppure dadini di pancetta o di prosciutto crudo o cotto) in un poco d'olio.
Unite circa 400 gr di piselli freschi sgranati e/o di fave (facoltativo un cucchiaino di paprica o un cucchiaino di concentrato di pomodoro o un pomodoro pelato fresco o in scatola schiacciato con una forchetta), un bicchiere di acqua calda, coprite e lasciate cuocere lentamente finchè i piselli e/o
le fave non siano teneri, salate e pepate.
Intanto cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela molto al dente, versatela nella casseruola coi piselli e/o le fave.
Terminate la cottura (aggiungendo tanta acqua bollente quanta ne occorre) fino ad ottenere una minestra della consistenza desiderata.
Unite prezzemolo, mescolate e servite.
A piacere si può spolverizzare con pecorino o parmigiano grattugiato.
martedì 4 dicembre 2007
Mousse al cioccolato senza uova, senza burro...
E' semplicissima e leggera, basta mescolare, con movimenti dal basso verso l'alto, cioccolato fondente sciolto a bagnomaria con la stessa quantità di panna montata e un pò di liquore all'arancia.
E' indicata per chi è intollerante alle uova ed è decisamente meno calorica!
Servite con granella di nocciole, amaretti tritati, riccioli di cioccolato o secondo la vostra fantasia.
Torta al cioccolato e pere
Se avete due o tre pere da consumare un'idea è fare una soffice torta al cioccolato con dentro dei succulenti pezzi di frutta. La ricetta l'ho trovata sul manuale del Bimby ma si può fare in modo tradizionale:
Ingredienti:
230 g farina
70 g fecola di patate (se non l'avete usate tutta farina 00 )
200 g zucchero
100 g burro morbido
1 vasetto di yogurt bianco da 125 g
80 g di latte
3 uova
150 g cioccolato fondente sciolto a bagnomaria e fatto intiepidire
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
un pizzico di sale
2 pere grandi e morbide
zucchero a velo per guarnire
Sbucciate le pere, tagliatele a cubetti e tenetele da parte.
Sbattete bene le uova con lo zucchero, incorporate la farina, il cioccolato fondente ,il latte, il burro, lo yogurt, la vanillina, un pizzico di sale e infine il lievito.
Versate il composto in una tortiera imburrata e infarinata (diametro 24) o in uno stampo a ciambella,
Una volta pronta, lasciate per circa 10 minuti la torta nella tortiera per farla raffreddare, in modo che non si afflosci, quindi spolverizzatela con dello zucchero a velo e servitela tiepida o, ancora meglio, fredda.
CONSIGLI:
- Se non avete il cioccolato fondente potete sostituirlo con circa 50 gr di cacao amaro in polvere diluito con 2-3 cucchiai di acqua bollente e lavorato bene con la frusta elettrica
- Potete macerare la frutta con vino bianco o rhum o col succo di un'arancia.
- Inoltre, se vi piacciono, potete aggiungere alla vostra classica torta di pere , anche delle mele e delle banane a fettine per renderla più saporita.
venerdì 30 novembre 2007
Sapori e dissapori
martedì 27 novembre 2007
Calamari in umido
Pulite i calamari, togliendo loro la testa e privandoli delle interiora e della cartilagine interna. Con un paio di forbici eliminate gli occhi e tutta la parte circostante (attenzione agli schizzi) e il becco corneo che si trova al centro dei tentacoli, dopodichè spellate le sacche dei calamari, e lavate tutte le parti ottenute sotto l’acqua fredda corrente, ma non scolatele bene.
In una padella capiente mettete a scaldare olio e uno spicchio d'aglio, aggiungete i calamari grondanti e prezzemolo e COPRITE.
Lasciate cuocere a fuoco lento senza togliere il coperchio se non per aggiustare di sale (altrimenti il sughetto si asciuga), poi disponete il tutto su di un piatto da portata, accompagnando con una bella insalata.
lunedì 26 novembre 2007
Ciambella sofficissima
Eccovi la ricetta di una ciambella molto soffice, di facile esecuzione, ideale da preparare per merenda quando avete più bimbi a casa.
Occorrente:
300 g di farina 00
200 g di zucchero
3 uova
130 ml di olio di semi ( oppure olio d'oliva)
130 ml di acqua
1 limone (biologico) da grattugiare
1 bustina di lievito per dolci
Procedimento:
Mettete nel mixer (oppure sbattete bene con le fruste elettriche)
le uova con lo zucchero fino a quando non saranno diventate spumose;
aggiungete l'acqua, l'olio di mais ( oppure olio d'oliva) e poco rum;
Lavorate un po' questi ingredienti, poi aggiungete la farina setacciata con la bustina di lievito per dolci e un pizzico di sale e impastate bene. Imburrate e infarinate uno stampo a ciambella e mettete in forno già caldo a 180° per circa 40 minuti.
Fate raffreddare, togliete dallo stampo e spolverizzate con zucchero a velo.
Varianti più golose:
- Aggiungete uno o due cucchiai di gocce di cioccolato o di uva passa nell'impasto;
- Prima di infornare, distribuite alcuni cucchiaini di nutella sulla superficie;
- Aggiungete, a una metà del composto, 2 o più cucchiai di cacao amaro e poi procedete così: nella teglia mettete prima il composto senza il cacao e poi, su questo, quello col cacao. Con il manico di un mestolo fate dei cerchi ed otterrete un effetto marmorizzato.
- C@nnelle ♥
giovedì 22 novembre 2007
Nido di verdura
Prima di spegnere potete mettere un ò di formaggio fondente sulle uova e coprire ancora (vanno bene anche semplici sottilette).
Servite cercando di non rompere i nidi. La verdura vi ringrazierà!
Potete usare verdura a foglia tipo bietole, spinaci, scarole ecc. oppure piselli perciò, se vi avanzano, potete usarli così.
martedì 20 novembre 2007
Perugia
Ormai da 10 anni, a fine ottobre Perugia ospita Eurochocolate, che in pochi anni si è affermata come la festa del cioccolato più amato e seguito dagli italiani e che ha consacrato questa città come capitale europea della cioccolata. Per nove giorni, durante il festival Eurochocolate 2007, il capoluogo umbro si trasforma in una gigantesca pasticceria all'aperto per il piacere di tutti i golosi, con esposizioni, distribuzione di baci perugina, laboratori, stages, corsi di cucina, degustazioni, mostre, banchetti, feste e i premi finali: Eurochocolate Awards.
Conoscete qualcuno cui non piaccia il cioccolato?
Il centro monumentale di Perugia è rappresentato da piazza IV Novembre e dalle ripide vie che arrivano a toccare le mura più antiche, appartenenti all'originario nucleo etrusco, al quale si accedeva attraverso le antiche porte: l'Arco Etrusco,Porta Sole, Porta della Mandorla, Porta Marzia, Porta Trasimena, Porta Cornea.
La piazza è, senza alcun dubbio, una delle più belle d'Italia; splendide costruzioni vi si affacciano, ed al suo centro domina la FONTANA MAGGIORE: bellissima fontana medievale realizzata nella seconda metà del XIII secolo.Un lato della piazza è occupato dal PALAZZO DEI PRIORI, che rappresentò nel Medioevo la residenza delle massime autorità politiche della città.
IAll'interno del Palazzo ha sede la GALLERIA NAZIONALE DELL'UMBRIA, la più importante raccolta d'arte della Regione per i periodi medioevale e moderno.
Perugia, al pari di tutte le città dell'Umbria, ha una fiorente tradizione di artigianato locale, nelle vie cittadine vale la pena soffermarsi in negozi o laboratori a scegliere qualche ceramica caratteristica e qualche bella tovaglia in tessuto umbro. Oltre alle innumerevoli pasticcerie,
degno di nota, con i suoi magnifici prodotti, è il Caffè di Perugia
lunedì 19 novembre 2007
E' nata una bimba
domenica 18 novembre 2007
Verdure miste alla calabrese
Una variante molto appetitosa della caponata è quella calabrese. Si può fare con sole patate, con patate e peperoni (vedi Coco ),con patate peperoni e melanzane. In una larga padella fate scaldare olio abbondante, uno spicchio d'aglio e le patate tagliate a rondelle, i peperoni tagliati a listarelle e le melanzane affettate. Salate , coprite e rigirate di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
(Se volete le verdure croccanti non mettete i pomodori altrimenti aggiungeteli tagliati a pezzetti).
A fine cottura profumate con foglie di basilico.
Questa ricetta non prevede le zucchine come la caponata, ma nulla vieta di aggiungerle.
Vi consiglio di usare una padella molto capiente dato che di solito non ci si accontenta di una piccola porzione perciò più che un contorno può diventare un'ottima cena.
giovedì 15 novembre 2007
Ratatouille e Caponata
La caponata è un prodotto tipico della gastronomia siciliana. Si tratta di un insieme di ortaggi soffritti (per lo più melanzane e peperoni), conditi con sedano, olive e capperi, in salsa agrodolce. Ne esistono numerose varianti, in tutta l'isola, a seconda degli ingredienti.
La ratatouille è una pietanza originaria del Sud della Francia (è difatti tipicamente provenzale) anch'essa a base di ortaggi. La ricetta varia a seconda dei luoghi e dei gusti, ma in genere vengono utilizzati aglio, cipolla, zucchine, melanzane, peperoni, pomodori ed erbe varie (basilico, timo, alloro). Le verdure vengono tagliate a cubetti e rosolate separatamente in olio d’oliva o, in certi casi, tutte insieme in una pentola di coccio.
Quindi esistono tante versioni di ratatouille e di caponate ma se volete la ricetta della Rataouille elaborata appositamente per il film con tanto di salsetta e di bellissime foto leggete il post di Cavolettodibruxelles e se volete una ratatouille più semplice e la caponata agrodolce leggete il post di giallozafferano.
Una versione con le patate, che dev'essere buonissima, è di Scorzadarancia
invece Caffeine for two ne posta una con i funghi e la usa per condire la pasta. Non c'è che da scegliere...
Ratatouille film
Ieri ho portato la mia bimba al cinema a vedere la splendida pellicola sfornata dalla Disney-Pixar! Della Pixar amo Moster & Co. e Nemo, ma Ratatouille ha un bella storia, personaggi ben caratterizzati, grafica eccezionale, e fa tanto ridere. L’unico problema di Ratatouille è che forse è un pochino lungo.
Tenere viva l’attenzione e la pazienza in un bimbo di 5 anni con questo film risulta più difficile.
Protagonista del film Disney-Pixar è Remy, un topolino che sogna di diventare un grande chef! E’ simpatico, coraggioso e ha un senso dell’olfatto altamente sviluppato, tanto che i suoi familiari lo usano come rilevatore di veleno nel cibo; Quando Remy approda nelle cucine del più famoso ristorante di Parigi, Gusteau's, si allea con lo sguattero Linguini che, oltre a difenderlo dagli attacchi degli altri cuochi che vorrebbe mandarlo via, inavvertitamente scopre il talento straordinario del ratto. I due concludono un accordo, innescando una divertente ed emozionante successione di eventi straordinari. Remy condurrà lo spettatore in un'avventura che mostra il senso della vera amicizia, della famiglia e del non avere altra scelta che quella di essere sé stesso.